
LITIGARE E’ SANO
Quando ci interfacciamo con gli altri, spesso ci dimentichiamo di come ognuno di noi veda il litigio in maniere differenti, a seconda dei propri vissuti personali e di quello che ci è stato insegnato crescendo. Molte volte siamo così abituati ad arrenderci durante un confronto perché non veniamo ascoltati che inevitabilmente iniziamo semplicemente a smettere di reagire.
Se dall’altra parte qualcuno vede la nostra necessità di esternare un pensiero, una preoccupazione qualsiasi come un “pretesto per litigare” allora dopo un po’, nella maggior parte dei casi, iniziamo a non cercarlo più quel confronto;
e non perché non ne sentiamo più il bisogno, né tantomeno perché siamo più sereni, ma semplicemente perché iniziamo ad autocolpevolizzarci; le parole degli altri iniziano a risuonare nella nostra mente e pian piano le facciamo nostre, iniziamo a sviluppare la convinzione di essere il problema principale nel rapporto con l’altro, che sia un rapporto d’amicizia o una relazione.
Imparare a capire il perché l’altro veda un semplice confronto come un attacco da cui proteggersi istintivamente entrando in modalità difensiva non è mai semplice. Richiede molto tempo e sicuramente anche molto sforzo nell’analizzare il rapporto, il nostro modo di agire con l’altro e come questo modo di agire venga ricambiato.
E’ fondamentale, però, arrivare alla consapevolezza che se l’altro è abituato a scappare davanti ad una discussione non è perché noi la rendiamo pesante o non siamo meritevoli di un confronto, ma perché semplicemente l’altro/a non ha mai realmente avuto qualcuno che gli/le insegnasse come si dialoga, come si discute e il perché sia tanto importante farlo.
Non litigare mai in un rapporto di qualsiasi tipo non solo ti priva della possibilità di conoscere davvero l’altra persona, nei suoi difetti e in ogni tratto della sua personalità; è anche molto disfunzionale e dannoso perché limita estremamente la comunicazione che è essenziale, è la linfa vitale di ogni relazione interpersonale.
Le discussioni ci permettono di scoprirci, di capire quali sono i punti deboli di ognuno di noi da proteggere, di cui prenderci cura.
E allora è nostro compito far capire a chi evita il confronto che così sta solo ed esclusivamente andando a ledere il bene che ci lega, che arriverà ad anestetizzarsi sempre più col tempo, fino a non riuscire più a comunicare realmente, fino a perdere ogni forma di dialogo.
Non crediamo mai a nessuno che ci dica che litigare porti alla distruzione dei rapporti, perché è tutto il contrario. Il litigio, se sempre disposto al mantenimento del rispetto umano dell’altro, è la chiave per la nostra serenità. Impariamo ad esporre sempre quello che ci preoccupa e ci causa una qualsiasi forma di disagio, perché chi realmente ci vuole bene e tutela quel bene sarà il primo a cercare il confronto.
Martina Cacucciolo
Tirocinante in psicologia presso lo studio Burdi Università di Foggia.
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