
PSICOLOGIA DEL VIAGGIO
Un viaggio inizia sempre da un sogno o da un viaggio.
Viaggio e sogno sono strettamente interconnessi, legati da un rapporto indissolubile.
Nel contesto della vita quotidiana, tra stress legati al lavoro, alla casa e alla famiglia, tutti sogniamo un viaggio. Ma la vera domanda è: perché? Viaggiare per scoprire i paesaggi del mondo equivale a esplorare il nostro io interiore. Questo è il punto centrale, diretto e conciso di questo articolo.
Il viaggio, sia interiore che esteriore, rappresenta una scoperta della vita e di noi stessi. Quando viaggiamo, ci adattiamo alla lingua, alla storia e alle abitudini del luogo che visitiamo.
Pur mantenendo le nostre radici e relazioni, in qualche modo ne abbracciamo di nuove, fondendo il corpo e le emozioni con il luogo che ci ospita. Tutti ricordiamo un momento in cui, durante un viaggio, ci siamo comportati in modo diverso dal solito o abbiamo assunto inconsapevolmente abitudini inusuali, come saltare il pranzo e cenare alle 18:00.
Nel corso della scoperta di un nuovo luogo, siamo capaci di mantenere invariato il nostro io, ma allo stesso tempo possiamo chiedergli di adattarsi. La forza del nostro io e della nostra volontà emerge con particolare evidenza durante un viaggio.
La prima fase è l’organizzazione del viaggio. Il mondo è vario, ricco di colori e culture diverse, di usanze incredibili, di luoghi magici e di cibi profumati. È necessario prepararsi adeguatamente!
La seconda fase è godersi il viaggio. Incontrare nuove persone e approfondire la conoscenza di quelle che già conosciamo. Tuttavia, la vera scoperta è riscoprire se stessi: quando i nostri occhi e la nostra percezione incontrano qualcosa che ci appaga e stupisce, il nostro io assume una nuova consistenza e forma. Sì, perché il vero obiettivo di un viaggio è arricchire il nostro io.
Il nostro io, sulla cima di ogni esperienza, va alimentato con emozioni positive e negative, con alti e bassi, con persone e culture nuove, con sensazioni e percezioni. L’io deve essere nutrito con la diversità per acquisire la capacità di adattarsi all’ambiente esterno.
sharon di mauro
tirocinante di psicologia
presso lo studio burdi
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